Criteri di Valutazione Secondaria.

Ai sensi dell’art. 3 del D.L. 137/08, la valutazione degli apprendimenti e del comportamento degli allievi è affidata ai docenti responsabili delle attività educative e didattiche. Essa è uno strumento che permette di adeguare le attività programmate ai bisogni e alle potenzialità della classe; inoltre è rivolta al controllo delle competenze acquisite in relazione alla programmazione svolta. I docenti, con decisione assunta all’unanimità, possono non ammettere l’alunno alla classe successiva, all’interno del periodo didattico, in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione.

La responsabilità  della valutazione e la cura della documentazione didattica, spettano agli insegnianti, come anche è di loro competenza la scelta, in accordo con gli organi collegiali, dei relativi strumenti.

La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, fornisce elementi di giudizio a quelle condotte a termine.

Assume un’importante azione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo.

Per quanto concerne la Scuola Secondaria di primo grado, ai fini della validità dell’anno scolastico, è richiesta la frequenza di almeno 3/4 dell’orario annuale personalizzato (D.Lgs. 19/02/2004).

 

PROVE I.N.V.A.L.S.I.

La diversificazione dei curricoli, che l’autonomia inevitabilmente produce, richiede una maggiore attenzione nei confronti dei risultati conseguiti. È per questo che è stata istituita l’agenzia I.N.V.A.L.S.I. (Istituto Nazionale di Valutazione del sistema di istruzione) L.53/2003.

Per maggiori informazioni visita il sito dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del sistema educativo di Istruzione e di Formazione.