Fratel SALOMONE (primo martire dei Fratelli delle Scuole Cristiane) nella furia della Rivoluzione Francese

Guillaume-Nicolas-Louis Leclercq entrò tra i Fratelli delle Scuole Cristiane, fondati da San Giovanni Battista de La Salle, nel 1767. Rivestì gli incarichi di insegnante, direttore ed economo e, infine, fu segretario di fratel Agatone, il superiore generale. Fu sempre fedele ai propri doveri, anche quando, insorta la rivoluzione francese, non volle sottostare alle leggi che obbligavano i sacerdoti a prestare giuramento di fedeltà e che sopprimevano le congregazioni religiose. Si diede alla clandestinità, da cui scrisse alcune lettere ai familiari.

L’ultima porta la data del 15 agosto 1792, quando venne rinchiuso nel convento dei Carmelitani di Parigi, trasformato in carcere.

Il 2 settembre dello stesso anno, insieme agli altri prigionieri, che erano in maggioranza sacerdoti diocesani e religiosi, venne ucciso a colpi di spada. È stato beatificato il 17 ottobre 1926 insieme a 94 suoi compagni di prigionia, diventando quindi il primo martire dei Fratelli delle Scuole Cristiane.

In seguito al riconoscimento di un miracolo per sua intercessione, domenica 16 ottobre 2016 avviene la sua canonizzazione.

 

 

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Il miracolo e la canonizzazione
Come possibile miracolo per ottenere la sua canonizzazione è stato preso in esame il caso di María Alejandra Hernández, venezuelana. A cinque anni, nel 2007, mentre giocava nei pressi dell’orfanotrofio dove viveva, venne morsicata da un serpente velenoso, della specie detta in italiano “ferro di lancia venezuelano” e in spagnolo “tigra mariposa”. Condotta in ospedale, non le vennero date molte speranze di vita: i medici pensarono di amputarle la gamba e intanto informarono le suore Serve del Santissimo Sacramento, che gestivano l’orfanotrofio, che solo un miracolo avrebbe potuto salvarla.

Le religiose, insieme ai loro bambini, iniziarono dunque a pregare nella cappella dov’era conservata un’immagine del Beato Salomone proveniente da Los Dos Caminos presso Sebucán, dove i Lasalliani avevano una casa di formazione. Alla chiusura di quella comunità, l’effigie passò alla cappella del Colegio La Salle a La Colina e, alcuni anni dopo, venne richiesta dal vescovo Monsignor Rafael María Febres Cordero perché venisse conservata nella cappella dell’Eucaristia sul Monte de La Cruz, in modo tale che la popolazione di quella zona rurale potesse conoscere e nutrire devozione verso quel martire. Nel giro di due ore da quando le suore e gli orfani avevano iniziato a pregare, la gamba di María Alejandra riacquistò colore e, in breve tempo, lei si riprese.

Il processo diocesano sul miracolo si è svolto nella diocesi di Caracas nel 2001. Il 5 aprile 2016 la commissione teologica a Roma ha ratificato la decisione della giunta medica, che già si era espressa circa l’inspiegabilità dell’evento. Ricevendo in udienza il cardinal prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, Angelo Amato, il Santo Padre Papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto che dichiarava miracolosa e ottenuta per mezzo del Beato Salomone la guarigione della bambina.