Filo Diretto | Ottobre

Gentilissimi Genitori,

la pedagogia lasalliana è sinonimo di pedagogia personalizzata. Il La Salle considera l’alunno una persona in crescita, per questo esorta gli educatori ad avere un’attenzione particolare alla sua storia e alla sua personalità, mediante un’osservazione accurata e sapiente che permetta, nell’azione educativa, di adattarsi all’indole di ciascuno. La terminologia, usata dal La Salle, nel richiamare una parabola evangelica, esprime una straordinaria finezza: “Quanti sono preposti all’educazione devono avere somma cura delle loro pecorelle fino a conoscerle distintamente e secondo le loro caratteristiche individuali” (M 33,1). La preoccupazione di essere attenti a tutti gli alunni, specialmente a quelli che incontrano maggiori difficoltà, è una costante nelle opere pedagogiche del De La Salle. La Conduite des écoles, per esempio, prevede in questi casi l’utilizzazione di schedari e di cataloghi, dove vengono riportate tutte le notizie e informazioni utili sull’alunno: l’ambiente famigliare e sociale in cui vive, le sue condizioni di vita, le sue attitudini, le sue qualità e i suoi difetti. La conoscenza porta ad avere nei loro confronti le necessarie attenzioni e le opportune strategie. Il La Salle così si esprime: “Alcuni alunni devono essere trattati con maggiore bontà, altri con più fermezza; per alcuni occorre molta pazienza, altri devono essere stimolati e animati; per alcuni sono necessari la severità e magari le punizioni perché si correggano dei loro difetti, mentre per altri ci vuole molta vigilanza per impedire che sbandino e che si perdano” (M 33,1). Questo diverso modo di agire richiede nell’educatore una profonda sensibilità, grande capacità di discernimento e una particolare attenzione a ogni singolo ragazzo.

 

Fratel Mario Chiarapini