Lettera del Direttore…

Lettera del Direttore Fratel Mario da leggere insieme, genitori con i figli.

 

Carissimi bambini e ragazzi, gentilissimi genitori, stimatissimi docenti,

mi trovo a scuola, o meglio, all’interno di un edificio che in questo momento trasmette solo una grande malinconia, perché senza gli alunni la scuola non è più una scuola, ma solo un bell’edificio, perché la scuola siete voi, alunni, genitori, docenti.

Stiamo vivendo una situazione anomala, di cui facciamo ancora fatica a valutare la gravità. In tanti anni di vita scolastica è la prima volta che mi capita una cosa del genere. Non avevo mai avuto questa sensazione di vuoto tanto forte. Vi dico questo, cari ragazzi, per farvi capire quanto siete importanti per tutti noi.

Lo so, molti di voi, probabilmente, avranno gioito appena è giunta la notizia che la scuola sarebbe stata chiusa per alcuni giorni, sicuramente molto meno i genitori che si sono subito preoccupati di come organizzare la vita dei figli, improvvisamente stravolta. Una situazione tutta da reinventare.

È un tempo speciale, in cui dobbiamo trovare altri modi per stare insieme, perché la scuola è proprio questo: stare insieme per crescere, conoscere, per arricchire noi stessi dei valori altrui, per imparare gli uni dagli altri.

Non ci vedremo per un po’ di tempo, ma le distanze non ci divideranno.

In un tempo così destrutturato, abbiamo cercato insieme di adattarci a tutti questi cambiamenti. Dopo alcuni giorni che ci hanno impegnati a organizzare il lavoro on-line, tra l’altro, noi del La Salle eravamo reduci anche di una settimana di vacanza, i docenti dei due corsi Primario e Secondario si stanno ormai connettendo quotidianamente con voi ragazzi, per coltivare una normalità che sembra esserci sfuggita. Comunque, pensare chi amiamo ed essere pensati non ci fa sentire soli, anzi, ci fa sentire importanti per l’altro.

In attesa di rivederci, seguite le lezioni on-line e tenete esercitata la vostra mente con la lettura di un bel libro e con i compiti che vi vengono assegnati.

So che i vostri insegnanti, che ringrazio infinitamente, vi spronano a stare attenti, vi sollecitano a fare domande, vi aiutano a fare di questo tempo vuoto, un tempo pieno: sappiate leggere in tutto questo il grande affetto e il senso di responsabilità che provano per tutti voi.

Ci auguriamo che questa emergenza duri il meno possibile, tuttavia, forse serve tra l’altro a farci comprendere quanto sia importante la vita relazionale a scuola.

Da grandi, cari ragazzi, capirete l’enorme valore della quotidiana normalità e che l’andare a scuola è un privilegio di cui non tutti godono.

Vi saluto con affetto e con il grande desiderio di rivedervi presto, alunni, genitori, docenti.

Il Direttore

Fratel Mario Chiarapini